martedì 8 marzo 2016

Anomalisa - 2015

Disagio. Questo film me ne ha messo tanto.
Anomalisa è il lavoro più recente di Charlie Kaufman, lo sceneggiatore di Essere John Malkovich e Se mi lasci ti cancello, per intenderci. Sono entrato in sala con la consapevolezza che avrei assistito a qualcosa di surreale, inverosimile, anche alienante, conoscendo Kaufman; e nonostante tutta la preparazione psicologica, sono uscito dal film con un gran "Che cazzo ho appena visto?" stampato in faccia.
Mentre mi accingo a buttar giù qualche impressione a caldo, mi chiedo se il film mi sia piaciuto o meno. Stranamente al momento non mi so dare una risposta; chissà se alla fine della recensione riuscirò almeno a dare un voto a questo film.
Come d'abitudine, cominciamo con un piccolo accenno alla trama.

COSA SUCCEDE IN ANOMALISA
Michael Stone è un affermato scrittore di manuali per la crescita personale, giunto a Cincinnati per partecipare a una conferenza sul tema "assistenza al cliente".
Nonostante la sua fama di autore dal talento straordinario nel "leggere" le persone, l'uomo si trova in evidente difficoltà a interagire con chi gli sta intorno. Non solo: Michael si vede circondato da individui completamente identici, tutti con lo stesso volto e la stessa voce maschile, a prescindere che essi siano donne o uomini, giovani o anziani. Perfino sua moglie e suo figlio non fanno eccezione.
Arrivato all'hotel che ha prenotato per passare la notte, Michael è perseguitato dai ricordi di una sua vecchia fiamma, Bella, che lui ha lasciato di punto in bianco un giorno senza alcuna spiegazione. I due si incontrano nel bar dell'albergo, ma l'incapacità di Michael di motivare il suo abbandono, nonché la sua proposta improvvisa di proseguire la conversazione in camera da letto portano Bella su tutte le furie. L'ex-fidanzata esce dal bar lasciando Michael solo.
In seguito l'uomo si imbatte per caso in una giovane donna di nome Lisa, unica "diversa" in un mondo popolato da individui tutti uguali. In Michael scatta un desiderio irrefrenabile di sapere tutto su di lei, e la invita in camera sua. Lisa è incerta sul da farsi, ma l'attrazione per Michael vince la sua insicurezza e i due passano la notte assieme.
L'indomani, giorno della conferenza, Michael si ritrova combattuto tra l'accattivante prospettiva di un futuro assieme a Lisa, e il dubbio che la giovane donna non sia quella persona "unica" che gli era sembrata la sera precedente.

COMMENTIAMO ANOMALISA
Anomalisa è un film in stop-motion con pupazzi animati. A differenza di tanti altri esponenti di questo genere, come Coraline e la porta magica o Nightmare Before Christmas, dove l'estetica si avvicina più a quella di un cartone animato, in Anomalisa è il realismo a far da padrone. O meglio, una raffigurazione del mondo reale costruita in base ai limiti che la tecnica stop-motion comporta.
Il risultato finale, pupazzi dalle fattezze umane che si muovono e interagiscono in maniera non sempre naturale, alimenta quella sensazione di disagio che accennavo all'inizio del post. Il disagio comincia a farti compagnia fin dai primi fotogrammi del film e non ti abbandona nemmeno quando i titoli di coda sono terminati.
Questa spiacevole sensazione è facilmente identificabile nel concetto di uncanny valley (cliccate sul termine per la definizione su Wikipedia), e sono più che sicuro che Kaufman ricercasse proprio questo effetto durante la realizzazione di Anomalisa.

Non voglio soffermarmi sui vari dettagli che rendono questa pellicola un compendio di uncanny valley: ritengo che molti aspetti del film debbano essere sperimentati in prima persona, senza preconcetti. D'altronde, pure io sono andato a vedere questo film a mente completamente aperta: niente lettura di recensioni, niente sbirciatine alla trama, mi sono soltanto concesso la visione del trailer, che potete trovare qui sotto.
Diciamo solo che già il film di per sé non brilla di ottimismo, se ci metti pure questa estetica realistica che al tempo stesso non può essere realistica proprio per come il film è girato, crei un'opera di sicuro sorprendente, ma più per l'amaro che ti lascia dentro.
Andate a vedere questo film, osservate per bene le fattezze del volto dei vari personaggi, e poi ne riparliamo.

Una chicca che ho scoperto mentre tornavo a casa è un riferimento al trasformista italiano Leopoldo Fregoli nel nome dell'albergo in cui Michael a Lisa alloggiano: il Fregoli, appunto.1
Esiste una rara malattia psichiatrica definita come "sindrome di Fregoli", in cui la persona affetta è convinta di essere perseguitata da un individuo capace di assumere le fattezze altrui.
Michael potrebbe quindi essere affetto da questa sindrome, in quanto vede le persone intorno a lui come mera fotocopia l'una dell'altra, tutte riconducibili a un individuo dagli occhi azzurri e il sorriso vagamente pronunciato.

Anomalisa non si presta a facili interpretazioni: ciò che è certo è che abbiamo due individui "unici", Michael e Lisa, con caratteristiche fisiche ben definite e immersi in un marea di persone tutte uguali. Una prima interpretazione potrebbe essere che il motivo per cui ci innamoriamo è proprio questo: e cioè che quando troviamo la nostra "anima gemella", essa ci appare differente da chiunque altra.
Tuttavia, se teniamo in considerazione il nome dell'albergo e la patologia a cui si associa, allora Anomalisa diventa la storia di un uomo in preda al delirio, il quale ritrova temporaneamente la sanità mentale grazie all'incontro fortuito con una giovane donna piena di complessi.
Il film semina indizi qua e là a favore sia della prima che della seconda interpretazione, senza mai propendere per l'una o per l'altra. Sta a noi spettatori trovare la spiegazione che riteniamo più appropriata. In bocca al lupo nel capire qual è: per quanto mi riguarda, credo che ci rimuginerò sopra per una settimana buona.

VOTO
7 pieno. Vado leggermente in controtendenza rispetto alla maggioranza delle recensioni. Anomalisa è un film che di sicuro ti rimane dentro, e presenta innumerevoli chiavi di interpretazione (ben più di quei pochi spunti che ho a malapena abbozzato in questa breve recensione). Il prezzo da pagare per questo viaggio alla ricerca della persona unica, tuttavia, è una pesante dose di disagio iniettato direttamente in vena.
E' un film che vale la pena vedere? Sì, certamente.
Me lo riguarderei? Ah ah ah ah ah! No.





1 Per qualche arcano motivo, nella versione inglese il nome viene pronunciato talvolta "fregòli" e talvolta "fre-jolie". Ma gli stupri alla lingua italiana non si fermano qui: il peggio lo raggiunge Lisa quando cerca di pronunciare "Le ragazze vogliono il meglio", cannando ogni singolo accento. Aggiungo questi stupri alla lista dei "fattori disagio".

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